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Clelia Coppone

Durga e il mito della donna guerriera

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Durga, la dea guerriera

Mamma, dea, amante. Ma anche guerriera come Durga, la divinità indù che riuscì dove gli altri avevano fallito, a sconfiggere cioè il demone Mahishasura e assicurare la pace al mondo intero.

Quanti volti  può aver una donna. Può essere accogliente, comprensiva,  gentile, empatica ma anche matrigna, vendicatrice, rabbiosa. Mai pensare di racchiuderla in una sola definizione perché il mondo femminile è ricco di sfumature. Del resto sa sempre in diversi popoli sono esistite divinità che si differenziano solo  per il nome ma sono in larga parte sovrapponibili che incarnano l’archetipo femminile da cui discendono anche oggi i vari volti dell’universo donna.

Durga, la guerriera, ne è un esempio. È la madre della teogonia indù, la sposa di Shiva, è l’incarnazione dell’energia femminile di Shakti, è la forza dirompente che sconfigge il male. Come dice la traduzione dal sanscrito del suo nome, è una fortezza inespugnabile, generata dalla Trimurti (Brahama, Vishnu e Shiva) e armata fino ai denti per portare a termine la sua missione.

Durga nella mitologia induista

Il mito racconta che Mahishasura fosse figlio di Rambha, re degli asura (i demoni dell’induismo) e di una bufala e, al pari di tutti i figli di simili matrimoni misti, fosse dotato di superpoteri.

Gli dei e gli asura erano acerrimi nemici e solitamente nelle dispute gli asura avevano la peggio. Questa situazione non andava giù al giovane Mahishasura che, volendo ribaltare la situazione, era alla ricerca di un modo per diventare invincibile. Finché un giorno ebbe l’illuminazione: si sarebbe dedicato a uno stretto digiuno e all’assidua preghiera per diventare più forte.

E così fece. Salì in cima a una montagna,  si sedette sotto un albero e iniziò a pregare Brahma, il creatore. Gli anni trascorrevano e lui rimaneva sempre lì, in contemplazione, e giorno dopo giorno diventava sempre più forte, finché Brahama in persona si decise a premiare la sua devozione.

Mahishasura gli chiese di renderlo immortale, ma Brahma gli ricordò che non era possibile perché qualsiasi essere che è nato è destinato a morire. Allora Mahishasura gli disse: “Signore, se non posso essere immortale puoi concedermi il vantaggio di non essere ucciso da un uomo o da una divinità?” Brahma questa volta acconsentì: “E sia, potrai essere ucciso solamente per mano di una donna”, disse. Il demone sogghignò, certo di aver centrato il suo obiettivo: avendo un potere enorme era praticamente impossibile che una donna riuscisse a ucciderlo.

Così, non appena il dio se ne andò, poté mettere in pratica i suoi piani di supremazia spargendo terrore in tutto il pianeta. Era invincibile, nessuno avrebbe potuto torcergli un capello.

La nascita e il trionfo di Durga

Ma non aveva fatto bene i conti con l’ira della Trimurti quando decise di sfidarli apertamente. Dopo  aver sperimentato che tutte le loro armi erano inutili ed essere stati scacciati dal paradiso Brahma, Krisha e Vishnu, invocati dagli altri dei, ebbero un’intuizione: e se avessero creato una donna più forte di tutte le donne presenti nei tre regni?

Fu necessario dispiegare tutte le loro energie e la concentrazione per far emergere una luce potente che era energia pura da cui nacque Durga. I tre dei si misero al lavoro per darle un volto e un corpo dorato (e ben 10 braccia):  il viso scolpito da Śiva, il busto da Indra, il seno da Chandra (la Luna), i denti da Brahma, le natiche dalla Terra, le cosce e le ginocchia da Varuna (il vento), e i suoi tre occhi da Agni (il fuoco). Poi passarono ad armarla mentre Himalaya le donò una tigre da cavalcare. E in sella al felino Durga (o Mahadevi) si diresse verso il regno di Mahishasura che in un primo momento le chiese inutilmente di diventare sua sposa. Furono necessari 9 giorni di battaglia per avere la meglio: Durga decapitò l’asura con il chakra che le aveva donato Vishnu restituendo il paradiso agli dei e la pace al mondo intero.

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Clelia Coppone
Clelia Coppone

Giornalista professionista, dopo qualche decennio da cronista di nera e giudiziaria ha scelto di dare una svolta alla propria vita, dedicandosi a scrivere di yoga, Pilates, viaggi e tutto ciò che fa benessere

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