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Clelia Coppone

Pilates e corsa, alleanza vincente

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Pilates e corsa

Quello tra Pilates e corsa potrebbe essere paragonato a un matrimonio ben assortito. Perché ciò che manca a una delle discipline è perfettamente compensato dall’altra e perché l’una, in questo caso il Pilates, offre la solidità che consente all’altra, ovvero la corsa, di esprimersi al meglio.

La corsa è un allenamento formidabile perché attiva la circolazione, stimola il cuore, permette di liberarsi delle tossine e dona anche una sensazione di benessere e buonumore. Tanti appassionati però non sanno che non basta calzare le scarpe da running e mettere in moto le gambe. Per ottenere il massimo dei risultati ed evitare infortuni e malanni anche a lungo termine è importantissimo contare su addominali robusti, schiena sostenuta, buona flessibilità, equilibrio, coordinazione e buona postura. Tutto quello che un buon allenamento di Pilates può garantire.

Pilates e corsa, prima la postura

Il Pilates è un metodo tonificazione che consente di esercitare anche i muscoli più profondi e non solo quelli superficiali attivati dalla maggior parte degli sport. Uno dei concetti fondamentali coniati da Joseph Pilates, inventore del metodo, è quello di Powerhouse, vale a dire l’insieme di muscoli addominali, erettori spinali, pavimento pelvico, diaframma,  adduttori e glutei che contribuiscono a mantenere il corretto posizionamento del bacino e l’allineamento della colonna vertebrale. Quando questi muscoli agiscono in sinergia, stabilizzano il sistema scheletrico e aiutano a controllare anche i movimenti degli arti inferiori e superiori migliorando la corsa e proteggendo la colonna vertebrale da possibili traumi.

Col Pilates i runner allungano i muscoli

Spesso chi corre ha i muscoli delle gambe, in particolare il bicipite e il quadricipite femorale, molto forti e tonici, ma anche piuttosto rigidi. Il movimento della corsa è dato da un equilibrio di forza ed elasticità tra muscoli agonisti (quadricipite) che si attivano nell’esercizio e muscoli antagonisti ( bicipite femorale) che invece dovrebbero rilassarsi e allungarsi: la scarsa elasticità di questi ultimi abbinata ad un’enorme forza di quadricipiti ben sviluppati può essere all’origine di tensioni muscolari e infortuni (strappi, stiramenti o distrazioni). Il Pilates aiuta a fluidificare le articolazioni delle gambe, il che permette al runner di allungare la falcata, rendere fluida la corsa ed  evitare problemi muscolo – tendinei, e garantisce un buon allungamento delle spalle e delle braccia che consente di mantenere una corsa più rilassata e quindi economica in termini di energie impegnate, per riuscire a sopportare al meglio la fatica. Altri aspetti da non sottovalutare, il Pilates contribuisce a  rinforzare le articolazioni elle ginocchia, delle caviglie e dei piedi consente di affrontare tutti i tipi di terreno in maniera sicura migliorando gli appoggi e le spinte, e migliora la respirazione e la concentrazione.

 

 

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Clelia Coppone
Clelia Coppone

Giornalista professionista, dopo qualche decennio da cronista di nera e giudiziaria ha scelto di dare una svolta alla propria vita, dedicandosi a scrivere di yoga, Pilates, viaggi e tutto ciò che fa benessere

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